Sito Massimo Palombella in merito al Grande organo nel Duomo di Milano

Nella rassegna di oggi abbiamo ricevuto e deciso di condividere, direttamente dal sito di Massimo Palombella, un articolo in merito al Grande organo nel Duomo di Milano. 

Il più grande strumento a canne d’Italia, nonché tra i primi dieci al mondo torna a suonare nel Duomo di Milano. Si tratta dell’organo della Cattedrale, le cui melodie potranno essere ascoltate ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15 alle 16.

Alle tastiere dell’organo si alterneranno l’organista titolare del Duomo, Emanuele Carlo Vianelli e il secondo organista titolare, Alessandro La Ciacera.

In occasione di questi momenti organistici, la consolle sarà spostata in modo da essere ben visibile a chi entrerà in Cattedrale. Nel corso dei vari appuntamenti verranno suonati brani, tra gli altri, di Bach, Dupré, Mendelssohn-Bartholdy, Bohm, Bédard e Franck.

Il Caso: la scelta del direttore 

Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo, ha scelto come nuovo direttore della Cappella musicale Massimo Palombella, presbitero conosciuto in tutto il mondo per aver creato il Coro dei Conservatori di Musica Italiana ed aver ricoperto il ruolo di Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina.

Scelta che ha fatto molto discutere per le voci che precedono il nuovo direttore: peculato, truffa e riciclaggio sono le accuse a suo carico. Un altro motivo di critica è dato dai metodi ruvidi con i coristi utilizzati dal Palombella. 

Tuttavia, il monsignor Gianantonio Borgonovo ci tiene a rassicurare gli interessati, sostenendo che non si hanno evidenze di provvedimenti ostativi né che abbia responsabilità in relazione ai reati contestati. Quanto ai presunti maltrattamenti ai coristi sminuisce trattandosi, a parere dell’arciprete, di piccoli episodi che si verificano quotidianamente nel mondo della musica.

Il restauro e la riapertura

Si è proceduto ad un’opera di restauro dell’Organo. In particolare, prosegue Massimo Palombella, sono state smontate e riparate le canne del corpo settentrionale e si è avuto modo di restaurare tutti i mantici, impiegando oltre 500 piedi quadrati di pelle.

La novità più rilevante è l’installazione del nuovo sistema di computerizzato di gestione dello strumento, assolutamente all’avanguardia, che ha permesso di collegare all’Organo una nuova console, permettendo così di superare i problemi di funzionamento legati alla vetustà delle componenti elettromeccaniche.

Il restauro, avvenuto ad opera della società Colzani e sostenuto da Intesa Sanpaolo come main sponsor, dai donatori del 5×1000 alla Veneranda Fabbrica e dalla campagna di raccolta fondi 15.800 note per il Duomo, nonché del contributo di Fondazione Bracco e di Zucchetti, ha portato al riutilizzo dello strumento a partire dallo scorso 7 marzo.